Obey Shop, il brand streetwear che veste con l’arte

Se ami l’arte e lo streetwear non puoi non conoscere Obey Shop, un brand diventato iconico nel mondo della moda per il suo stile caratteristico, fresco e giovanile. Gli outfit griffati Obey si rifanno proprio al mondo dell’arte ed il suo fondatore-ispiratore è Shepard Fairey, illustratore ed artista statunitense diventato un mito nel mondo streetwear.

Ragazzi che indossano magliette obey

L’arte di strada si trasferisce dai murales e trova casa nei prodotti griffati Obey Shop: dalle t-shirt ai pantaloncini fino alle felpe. Chi veste Obey si sente parte integrante di una comunità ribelle ed anticonformista, che si esprime tramite l’abbigliamento per far sentire la sua voce nella società contro le ingiustizie.

La storia di Shepard Fairey

Conosciamolo meglio allora Shepard Fairey, la cui geniale mente ha partorito l’iconico brand Obey Clothing. Fairey nasce nel 1970 nella Carolina del Sud e nutre la sua fame di arte studiando e diplomandosi presso l’Accademia d’arte.

Il primo piccolo capolavoro lo confeziona nel 1989, ad appena 19 anni, realizzando l’iniziativa “Andre the Giant Has a Posse”. I muri di Providence vengono letteralmente invasi da adesivi raffiguranti il volto di Andre the Giant, noto ex wrestler francese scomparso nel 1993.

Fairey spiegò che non c’era una motivazione specifica per quell’iniziativa, semplicemente voleva creare un fenomeno mediatico capace di sensibilizzare i cittadini sul rapporto con l’ambiente urbano. Successivamente l’artista inizia a creare stencil ancora più grandi e con una grafica più dettagliata, firmandosi con lo pseudonimo Obey.

Il caso “Hope”

L’episodio che rese famoso Fairey, portandolo alle luci della ribalta, fu il caso “Hope”. L’artista realizzò il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia, opera che divenne addirittura il manifesto non ufficiale della campagna elettorale che portò il rappresentante democratico alla vittoria.

Fu una straordinaria invenzione di marketing pubblicitario e di comunicazione mediatica. Il manifesto infatti comparve durante la campagna elettorale accompagnato da due scritte significative: “Change” e “Vote”, cioè cambiamento e voto.

In realtà il comitato elettorale di Obama non approvò mai ufficialmente l’iniziativa di Obey, anche perché i manifesti venivano affissi illegalmente. Il risultato finale fu però straordinario per Obama, che infatti dopo la vittoria scrisse una lettera di ringraziamento a Fairey, poi resa pubblica, per il supporto fornito.

La mission di Obey Clothing

Nel 2001 Fairey fonda Obey Clothing, un brand dove poter dare libero sfogo alla sua vena creativa. L’obiettivo era creare un marchio fruibile per tutti, dallo stile rigorosamente urban e streetwear. Il successo fu immediato.

Tantissimi giovani infatti si rispecchierano, e si rispecchiano tutt’oggi, nello stile Obey Clothing. L’offerta inoltre è estremamente variegata, consentendo di creare outfit personalizzati per esprimere se stessi secondo uno stile originale ed estroso.

I prodotti griffati Obey Clothing

Per chi ama un look eccentrico che non passa di certo inosservato, può puntare su una proposta molto ampia. Si va dalle t-shirt tie dye alle felpe con cappuccio con stampa oversize sul petto, dai pantaloni con stampe all-over a quelli con pattern camouflage o animalier.

Chi invece predilige uno stile più sobrio può optare per capi basici caratterizzati dal semplice logo del brand.

Oltre ai capi d’abbigliamento, che comprendono jeans, pantaloni, felpe e t-shirt, Obey propone tanti altri accessori, tra cui calzini, cinture e marsupi, che completano con stile ogni outfit.

Come tutti i principali brand di moda, anche Obey Clothing volge lo sguardo verso l’ecosostenibilità per proteggere il nostro malandato pianeta. Tutti i prodotti del marchio sono infatti realizzati in chiave “green” con filati e materiali a basso impatto ambientale. Il riciclo inoltre è un altro punto di forza di Obey Clothing, senza però mai rinunciare alla qualità ed al design innovativo che caratterizza i prodotti finiti.